Le figure del docente tutor e quella dell’orientatore saranno attive a partire dall’anno scolastico 2023/2024, per consentire in via prioritaria l’avvio delle attività curricolari di orientamento destinate agli studenti delle classi del secondo biennio e dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado.
Il docente tutor è un insegnante che ha il compito di supportare gli studenti nella loro crescita personale e formativa, aiutandoli a raggiungere i loro obiettivi e sviluppando le loro competenze. In particolare, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, il docente tutor ha due attività principali:
- Aiutare ogni studente a creare un E-port-folio personale, che comprende:
- Il percorso di studi compiuti, anche attraverso attività che ne documentino la personalizzazione;
- Lo sviluppo documentato delle competenze in prospettiva del proprio personale progetto di vita culturale e professionale, incluse le competenze sviluppate a seguito di attività svolte nell’ambito dei progetti finanziati con fondi europei o dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO);
- Le riflessioni in chiave valutativa, auto-valutativa e orientativa sul percorso svolto e sulle sue prospettive;
- La scelta di almeno un prodotto riconosciuto criticamente dallo studente in ciascun anno scolastico e formativo come il proprio “capolavoro”.
- Costituirsi consigliere delle famiglie nei momenti di scelta dei percorsi formativi o delle prospettive professionali dello studente, anche alla luce dei dati territoriali e nazionali e delle informazioni contenute nella piattaforma digitale unica per l’orientamento di cui al punto 10 delle citate Linee guida, avvalendosi del supporto della figura dell’orientatore, raffina e integra i dati della piattaforma con quelli specifici raccolti nei differenti contesti territoriali ed economici e li mette a disposizione delle famiglie, degli studenti e del tutor.
Il docente orientatore avrà il compito di favorire le attività di orientamento per aiutare gli studenti a fare scelte in linea con le loro aspirazioni, potenzialità e progetti di vita, tenendo conto dei diversi percorsi di studio e lavoro e delle varie opportunità offerte dai territori, dal mondo produttivo e universitario. Questo approccio deve essere fatto rispettando l’autonomia degli istituti scolastici, degli studenti e delle loro famiglie.
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