Ultima modifica: 17 Ottobre 2013
Sei in: Home > Docenti > Atto di indirizzo al collegio

Atto di indirizzo al collegio

Atto di indirizzo rivolto al collegio dei docenti riguardante il Piano Annuale delle Attività Didattiche dell’Istituto

ISTITUTO COMPRENSIVO  n.1 –  PORTO TORRES
SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO
Tel. 079/501283 – Fax 079/501001

 

Prot. n. 4981/B3
Porto Torres 10.09.2013

Ai Membri del COLLEGIO dei DOCENTI
E p.c. al CONSIGLIO D’ISTITUTO
SITO
ALBO DEI PLESSI
ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTO
l’art. 25 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3;

VISTI
gli art. 3,4,5 e 6 e3p d.p.r. 16 aprile 1994, n.297;

VISTO 
l’art. 7 del Decreto Leg. vo 16 APRILE 1994 N. 297 ;

VISTO 
il D.P.R. 20 MARZO 2009 , N. 89 , recante Revisione dell’ assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della Scuola dell’ Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi dell’ art. 64 , comma 4 , del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito , con modificazioni , dalla Legge 4 AGOSTO 2009 , N. 133 ;

VISTI
 gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ;

TENUTO CONTO 
delle disposizioni emanate in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il Curricolo ( ai sensi dell’art.1, comma 4 DPR 20.03.2009 n.89, secondo i criteri indicati dalla CM n.31 del 18.04.2012 e dal Regolamento del 16.11.2012);

TENUTO CONTO 
della Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S.;

VISTA  
la delibera del Collegio dei Docenti  n. 7/66 del 28.06.2013 di predisposizione del Piano Annuale d’Inclusione per l’a.s. 2013-14;

VISTA  
la delibera del Consiglio d’Istituto n.43 del 27.06.2013 sugli indirizzi per le attività didattico-formative dell’a.s. 2013-14;

VISTA
la delibera del Collegio dei Docenti n 8/67 del 27.06.2013 per l’organizzazione del POF 2013-14 attraverso la creazione di sei Assi Culturali in verticale per la corretta attuazione deglle Indicazioni Nazionali per il Curricolo;

TENUTO CONTO 
degli interventi educativo – didattici posti in essere nei precedenti anni scolastici;

ESAMINATO  
il POF per l’anno scolastico 2012/2013 e i risultati  emersi attraverso le valutazioni, il monitoraggio e le rilevazioni di fine anno, le cui peculiarità e criticità dovranno essere recepite nell’elaborazione del POF per il corrente a. s. 2013-14;

EMANA

il seguente atto di indirizzo rivolto al   Collegio dei Docenti e riguardante il Piano Annuale delle Attività Didattiche dell’Istituto.

PREMESSO                         

che la formulazione della presente direttiva è compito istituzionale del Dirigente Scolastico, organo di governo e di coordinamento dell’ Istituzione Scolastica con poteri e doveri di indirizzo, progettazione, promozione e gestione in campo formativo/organizzativo.

PREMESSO  
che l’ obiettivo è quello di fornire una chiara indicazione sugli obiettivi strategici dell’Istituto dando un preciso orientamento in merito agli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alle norme, agli indirizzi del Consiglio, alle sue stesse delibere.

PREMESSO
che le competenze del collegio dei docenti, risultanti da una combinata lettura dell’art. 7 del T.U. 297/’74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a:

  • l’elaborazione del Piano dell’offerta formativa (art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275);
  • l’adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a) T.U.);
  • l’adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri(art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.);
  • lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);
  • l’identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi;
  • la delibera, nel quadro delle compatibilità con il P.O.F. e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all’insegnamento;

 

la presente  direttiva ha lo scopo di orientare all’interno di un quadro generale e di sistema l’attività decisionale del collegio dei docenti in ordine ai contenuti tecnici di sua competenza.

 

Questo al fine di  far si che:

  • quanto la scuola propone ai suoi discenti  sia coerente con il contesto sociale in cui essa opera;
  • l’organizzazione delle attività sia coerente con il disposto normativo generale (in particolare con le norme  a carattere prescrittivo) e con le delibere dello stesso Collegio (vincolanti a meno di altre che le superino) e del Consiglio d’Istituto;
  • siano individuati gli aspetti irrinunciabili del servizio formativo e siano esplicitati i relativi standard di processo;
  • scelte curricolari, attività di recupero/sostegno e progetti di ampliamento dell’offerta formativa siano coerenti tra loro e con le finalità e gli obiettivi enunciati dal POF così da assicurare unitarietà all’offerta formativa e rafforzare la congruenza e l’efficacia dell’azione complessiva;
  • vengano stabiliti tempi e strumenti per favorire la ricerca e sperimentazione di innovazioni didattiche;
  • venga rispettata la tempistica generale del sistema tenendo conto  che l’elaborazione del POF deve consentire, entro i termini di legge,  la contrattazione integrativa d’istituto ed avere la sua necessaria interfaccia finanziaria nella predisposizione del Programma Annuale;
  • sia superata, ai fini dell’attuazione della normativa sui BES e delle Indicazioni Nazionali per il curricolo, la dimensione trasmissiva dell’insegnamento dentro un’organizzazione flessibile basata sulla personalizzazione ed inclusione;
  • sia superata una visione individualistica dell’insegnamento e favorite cooperazione, sinergia, trasparenza e rendicontabilità;
  • siano previste forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli studenti.

 

Nell’esercizio delle sue potestà decisionali il Collegio dei Docenti è, pertanto,  invitato a tener conto del fatto che:

  • l’azione collettiva dei consigli di classe e di ogni articolazione dell’organo ( funzioni strumentali, dipartimenti, referenti, commissioni, ecc.) deve assicurare la realizzazione di quanto disposto dalle Indicazioni Nazionali e dal PAI dell’Istituto, in merito alla costruzione del curricolo verticale ed ai processi di personalizzazione ed inclusione, verificando, attraverso un adeguato e costante impegno valutativo, gli standard formativi e le prestazioni essenziali stabilite per tutti gli allievi;
  • vanno attentamente valutati i bisogni rilevati negli allievi ed espressi  dalle  famiglie e la loro evoluzione, in particolare riguardo alle iniziative di ascolto del disagio, recupero, sostegno, orientamento scolastico, prevenzione della dispersione scolastica;
  • vanno tenuti in debita considerazione i bisogni, le vocazioni e le aspettative culturali e formative del territorio così come sono stati trasformati dal Consiglio d’Istituto in  indirizzi  orientativi per l’azione didattico-formativa del collegio dei docenti;
  • vanno soddisfatte le richieste dell’utenza, espresse all’atto dell’iscrizione alle classi prime di scuola primaria e secondaria ( 80% e 64%) in merito all’insegnamento della lingua sarda nel curricolo tramite l’utilizzo ( da progettare e programmare) della quota di autonomia;
  • vanno attentamente considerati, ai fini della continuità verticale fra ordini di scuola, gli “anni ponte” dentro processi di condivisione di metodologie d’insegnamento e criteri di valutazione;
  • i singoli insegnanti devono operare in una logica di continuità verticale nel passaggio da un anno di corso all’altro e orizzontale all’interno del team docente;
  • le attività aggiuntive di approfondimento, in orario curricolare o extra curricolare, vanno sempre programmate e valutate tenendo in adeguata  considerazione:
    • la valenza formativa rispetto agli obiettivi prioritari stabiliti dal POF,
    • la compatibilità con le risorse a disposizione della scuola ( comunicate in altra modalità);
    • vanno definiti tempi, incarichi e strumenti per presidiare in questo anno scolastico la  realizzazione, il monitoraggio e la  valutazione dei risultati delle attività.

 

Pertanto il collegio dei docenti è chiamato a deliberare il Piano d’azione per l’anno scolastico 2013-14 con riferimento specifico a:

  1. realizzazione del POF  riguardo a:
    • attività curricolari, personalizzate ed inclusive;
    • percorsi curricolari in verticale ( scuola dell’infanzia-primaria e secondaria) lungo i sei “assi culturali” deliberati dagli OO.CC. della scuola;
    • attività di recupero e potenziamento delle competenze degli alunni;
    • iniziative culturali aperte/in collaborazione con il territorio e, in particolare, con la Consulta dei Genitori dell’Istituto;
    • interventi e servizi per gli allievi e famiglie ( orientamento, sportello d’ascolto, informazione, formazione) ;
      modalità di valutazione del raggiungimento degli obiettivi formativi di tipo disciplinare individuati come essenziali per ciascun anno, per ogni ordine di scuola, tenendo in adeguata considerazione:
  • per gli alunni, l’importanza, accanto e in funzione degli apprendimenti, di motivazione, partecipazione alla disciplina;
  • per le famiglie, la centralità del loro  coinvolgimento e partecipazione al progetto educativo in qualità di partner e portatori di specifici interessi, nonché di portatori di corresponsabilità educativa;
  • per gli aspetti economici, l’eventuale necessità di rinnovo/completamento delle risorse didattiche e conseguente pianificazione della spesa compatibilmente con le risorse esistenti;
  • per gli aspetti economici, l’eventuale necessità di rinnovo/completamento delle risorse didattiche e conseguente pianificazione della spesa compatibilmente con le risorse esistenti.

Il Collegio deve anche individuare e deliberare in merito a:

  • aree d’intervento delle Funzioni Strumentali
  • numero e destinatari delle Funzioni Strumentali (di coordinamento didattico, di ricerca e sperimentazione per la realizzazione e gestione del POF, di gestione della valutazione e autovalutazione, nonché di gestione della procedura INVALSI,  di  progettazione territoriale e sistemica, di  produzione di materiali di documentazione  e la loro pubblicizzazione);
  • pianificazione  dei compiti  delle FS nelle varie aree d’intervento e forme modi per la valutazione degli esiti del loro lavoro;
  • il piano di formazione e di aggiornamento dei docenti, anche di auto aggiornamento ed in modalità e-learning,  volto a arricchirne le competenze professionali e sostenere i processi di innovazione, in particolare quello dell’innovazione digitale;
  • il piano delle attività collegiali e funzionali all’insegnamento necessarie all’espletamento delle attribuzioni istituzionali e al coordinamento dell’attività didattica, di verifica e di valutazione.

Il Collegio docenti è invitato ad una attenta analisi delle problematiche e della casistica connessa all’argomento oggetto della presente direttiva, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni, ma di particolare rilevanza quando, come in questo caso, gli atti amministrativi sono collocati all’interno del rapporto educativo tra docenti e discenti minori che deve essere in ogni caso la linea guida dell’operato dell’Istituto.

Il Collegio docenti sarà chiamato ad assumere le deliberazioni di sua competenza nelle  rispettive sedute dei  mesi di settembre, ottobre  e novembre 2013.

 

Il Dirigente Scolastico
Vittorio Sanna

Vai sùVai sù