Ultima modifica: 25 Gennaio 2019
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Piano di Miglioramento

Direzione Didattica 5° Circolo “Sandro Pertini” Sassari
Secondo Circolo Didattico “San Giuseppe” Sassari
Circolo Didattico 12+13 Sassari
Istituto Comprensivo Sorso
Istituto Comprensivo Osilo
Istituto Comprensivo N.1 Porto Torres

PROGETTO PER IL
PIANO DI MIGLIORAMENTO
(Avviso del Direttore Generale dell’U.S.R. Sardegna prot. n. 17592 del 20/10/2016)
MIGLIORA-Mente

ANNO SCOLASTICO 2016/2017

Premessa

Le istituzioni scolastiche in rete (Direzione Didattica 5° Circolo “Sandro Pertini” Sassari; Secondo Circolo Didattico “San Giuseppe” Sassari; Circolo Didattico 12+13 Sassari; Istituto Comprensivo Sorso; Istituto Comprensivo Osilo; Istituto Comprensivo N.1 Porto Torres) intendono candidarsi con questo progetto al bando per il finanziamento “Progetti per il Piano di Miglioramento” di cui all’Avviso del Direttore Generale dell’U.S.R. Sardegna prot. n. 17592 del 20/10/2016.
Ai sensi dell’art. 25 comma 3 del Decreto Ministeriale n° 435 del 16 giugno 2015, il MIUR ha individuato le risorse necessarie per consentire alle scuole di avviare azioni innovative per la definizione e attuazione degli interventi di miglioramento, attraverso la collaborazione con Università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali, in modo da individuare, pianificare e/o rendere realizzabili ed esportabili modelli e strategie operative di Piani di Miglioramento elaborati in esito al processo di Autovalutazione.
Il Piano di Miglioramento (previsto dal D.P.R. 18 marzo 2013 n. 80) e i progetti in esso contenuti andranno ad integrare, (art. 1, comma 14 della legge 107/2015), il Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
La conclusione della fase di autovalutazione delle scuole (RAV) e la pubblicazione da parte delle Istituzioni Scolastiche dei Rapporti, apre dunque nelle scuole la fase di riflessione e di progettazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa coerentemente con le priorità, i traguardi e gli obiettivi di processo individuati. La pianificazione delle azioni, il monitoraggio in itinere, la valutazione ex ante e post, nelle loro ulteriori e complesse articolazioni, dovranno essere ancorate necessariamente ad un quadro di competenze solide e durature, individuate tra il personale che compone gli staff che collaborano col dirigente nelle principali funzioni di governo della scuola.

I contesti socio-economici-culturali delle scuole in rete
Le scuole coinvolte nel progetto (tre Circoli Didattici di Sassari e gli Istituti Comprensivi n.1 di Porto Torres, di Osilo e di Sorso) ricadono nel territorio della cosiddetta area vasta metropolitana del Nord Ovest. È un’area della Regione, quella del Nord Ovest, che è stata complessivamente investita dalla crisi, ma nella quale si possono comunque delineare contesti socio-economici e culturali differenti. Nel territorio di Porto Torres e di Sorso vi sono evidenti fenomeni di emarginazione e disgregazione comuni alle aree di crisi economica e sociale. Essi sono dovuti prevalentemente al fallimento delle iniziative di industrializzazione, legate al settore chimico, verso cui erano concentrate tutte le attese del territorio. Il collasso dell’industria chimica ha portato a conseguenze drammatiche, determinando un tasso di disoccupazione elevatissimo. La condizione di disagio economico e culturale si riflette nei comportamenti dei ragazzi, rendendoli spesso insicuri e scarsamente motivati all’apprendimento. Tali situazioni sfociano nel disagio o nell’abbandono scolastico. Nella scuola di Osilo, seppur nella presenza di difficoltà economiche delle famiglie, si apprezza un atteggiamento di apertura e dialogo nei confronti della scuola e le famiglie rispondono alla richiesta di collaborazione della scuola. È particolare la situazione del Circolo Didattico 12+13 che è costituito da sei plessi ubicati in tre quartieri di Sassari molto diversi tra loro: quartiere di Carbonazzi, Santa Maria Di Pisa e Sant’Orsola Nord. Quest’ultimo è situato alla periferia nord della città e raccoglie un bacino d’utenza variegato dal punto di vista socio-economico e caratterizzato da alunni provenienti dall’agro cittadino. Il quartiere di Carbonazzi presenta una composizione sociale eterogenea conseguente alla costruzione di case popolari, cooperative e abitazioni residenziali. I plessi del quartiere di Santa Maria di Pisa accolgono un’alta percentuale di bambini provenienti da case popolari, cooperative, strutture abbandonate e abusivamente occupate e alunni che vivono nel campo rom di Piandanna. Si evidenziano tassi elevati di disoccupazione ed evidenti situazioni di disagio socio-famigliare soprattutto nella zona di Santa Maria di Pisa. Ricadono invece in un’area centrale della città di Sassari il Quinto e il Secondo Circolo Didattico; il Background familiare mediano delle due scuole è medio-alto e alto. La popolazione scolastica proviene dai vari quartieri centrali della città, dalla periferia e dall’agro, in conseguenza dell’attività lavorative svolte dai genitori presso i numerosi enti pubblici, uffici privati o servizi commerciali ricadenti nella zona. Le famiglie partecipano in modo attivo, vigile e consapevole alla vita scolastica; prestano attenzione a tutte le iniziative promosse dalla scuola e nutrono generalmente aspettative molto alte rispetto al ruolo fondamentale della scuola nella crescita umana e culturale dei propri figli.

Idee guida del Piano di Miglioramento

Gli incontri preliminari alla stesura del Progetto, ai quali hanno partecipato i Dirigenti Scolastici delle scuole in rete e i loro principali collaboratori, hanno evidenziato le notevoli differenze del background socio-economico e culturale degli alunni che frequentano gli Istituti partner. Questo dato è da considerarsi come una opportunità di confronto stimolante e una occasione per mettere alla prova le azioni di miglioramento progettate in contesti molto differenti tra loro e per testare dunque sul campo la qualità, la fruibilità, la trasferibilità delle metodologie, delle attività e dei materiali.
Le scuole hanno così concordato sull’individuazione dei principali bisogni che determinano la candidatura al finanziamento del Progetto:
1. Formare in ogni scuola competenze specifiche nel campo del Project management, della valutazione di sistema, del monitoraggio e della valutazione dei processi.
2. Individuare e consolidare procedure chiare, trasferibili, riproducibili e certificabili riguardo alla gestione dei molteplici processi attivati all’interno delle scuole.
3. Confrontare le azioni poste in essere dalle singole scuole, anche in contesti socioculturali ed economici differenti, individuando obiettivi e indicatori, monitorandole in itinere, valutandone efficienza ed efficacia rispetto ai traguardi prefissati.
4. Condividere modelli di pianificazione del miglioramento e strategie di intervento che possano costituire una buona pratica anche in contesti differenti (qualità, fruibilità, trasferibilità delle metodologie, delle attività e dei materiali).
5. Coinvolgere nella costruzione delle buone pratiche tutte le componenti professionali della scuola, dagli amministrativi ai collaboratori scolastici, dai docenti alle “figure di sistema”, perché l’autovalutazione e le conseguenti azioni di miglioramento non vengano vissute nelle scuole come una imposizione calata dall’alto.
6. Coinvolgimento del territorio e delle sue risorse nell’elaborazione dei Piani, nell’ottica dell’offerta formativa di “area vasta”, incentivando le sinergie tra una rete di scuole del “Nord Ovest”.

Documento Integrale

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