I Colori dell’Olocausto
In occasione della Giornata della Memoria che si celebra in tutto il mondo il 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz nel 1945, l’Istituto Comprensivo 1 ha promosso una serie di iniziative per commemorare le vittime dell’Olocausto. Il programma, anziché limitarsi al solo giorno in cui ricade la ricorrenza, copre l’intera settimana con attività dedicate alle arti visive, alla letteratura, al cinema e alla musica.
Dal 27 al 30 gennaio si susseguiranno incontri , proiezioni, dibattiti e altri eventi in memoria della Shoah Alcune delle attività previste saranno rivolte non solo agli studenti, ma anche alle loro famiglie e in generale al territorio.
Nella giornata del 27 la ricorrenza sarà ricordata con momenti di lettura, visione di film e discussione in classe attivati dai docenti.
Tutte le classi parteciperanno con iniziative finalizzate a esercitare la “memoria storica” al di là di ogni ritualità celebrativa, per riflettere sui valori della fratellanza, della solidarietà e della tolleranza, che in un momento tragico e oscuro della Storia dell’Europa, in un clima di profondo smarrimento della coscienza collettiva, apparvero irrimediabilmente perduti.
Dal 27 al 30 gennaio, in uno dei luoghi della memoria storica della città, il Rifugio antiaereo De Amicis, sarà esposta la mostra “ I colori dell’ olocausto”, basata su otto storie a fumetti tratte dalla omonima graphic novel ,rappresentate su pannelli per facilitarne l’esposizione al pubblico e corredate da materiale di approfondimento fotografico e documentale curato dagli studenti delle classi terze della scuola secondaria.
L’esposizione sarà accompagnata in sottofondo da una selezione di brani musicali tematici. La mostra gode del patrocinio del Comune di Porto Torres.
I “colori” dell’olocausto erano il giallo, il rosso, il viola, il rosa, il nero, il blu, il marrone e il verde e venivano usati per distinguere nei lager le varie “categorie” sociali ed etniche che il totalitarismo nazista e fascista voleva sterminare. Nei lager i prigionieri erano “classificati” attraverso dei triangoli colorati.
Il colore qualificava, negandone l’identità ed il percorso esistenziale, la tipologia dei deportati. Così il rosso identificava gli oppositori del regime (politici/partigiani), il verde i criminali comuni, il nero gli “asociali” (gruppo dai contorni indefiniti che comprendeva senzatetto, anarchici, malati di mente), il blu gli immigrati e gli apolidi, il viola i Testimoni di Geova e altri gruppi religiosi ,il marrone Rom e Sinti, il rosa gli omosessuali. La stella gialla composta da due triangoli contrapposti indicava gli Ebrei.
La scelta di fondo della mostra è stata quella di utilizzare l’arte del fumetto come linguaggio complementare per parlare di Shoah, accanto ai veri e propri approfondimenti storici: se questi ultimi sono essenziali per la narrazione e la conoscenza dei fatti, il linguaggio dell’arte permette di creare quella giusta empatia che nelle nuove generazioni può contribuire a dare significato alla memoria collettiva dell’Olocausto, attualizzando il messaggio con uno sguardo rivolto al presente e al problema dell’altro nella nostra società, alle conseguenze del razzismo e dell’esclusione sociale.
Il 30 gennaio infine, a conclusione di questo percorso storico –artistico sulla memoria del genocidio nazista, gli alunni parteciperanno presso il Teatro Comunale “A. Parodi” , ad uno spettacolo di danza della ASD “Dietro le quinte danza”dal titolo “Alle Raus-Tutti Fuori”, ispirato al periodo nazi-fascista ed in particolare alla persecuzione ebraica. Il titolo richiama l’ordine che i soldati nazisti impartivano agli ebrei per uscire dalle baracche e dai treni affollati.
La mostra si potrà vistare dal 27 al 30 gennaio dalle 16.30 alle 19.00 presso il rifugio antiaereo De Amicis in corso Vittorio Emanuele 144
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