Ultima modifica: 13 Gennaio 2014
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Prot. n.111/B3

progetto in rete di formazione per la sperimentazione e attuazione delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Report

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ISTITUTO COMPRENSIVO  N.1 –  PORTO TORRES
SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

Tel. 079/501283 – Fax 079/501001
e-mail: ssic841007@istruzione.it  PEC: ssic841007@pec.istruzione.it

Nota Prot. n° 111/B3 del 11/01/2014

A TUTTI I DOCENTI
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Oggetto: progetto in rete di formazione per la sperimentazione e attuazione delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo. Report

Venerdì 10.01.2014, si è svolta la prevista assemblea dei docenti partecipanti al corso di formazione in rete per la sperimentazione delle Indicazioni nazionali per il Curricolo.  Adesioni ripartite tra le scuole partecipanti:

  • Circolo Didattico n.1 Sassari                                     12
  • Istituto Comprensivo Li Punti                                  11
  • Istituto Comprensivo Latte Dolce                           9
  • Istituto Comprensivo n. 1 Porto Torres              4
    ( 2 Infanzia: I. Podda- R.Silanos ) + 1 Primaria ( R.Pascon) + 1 Secondaria ( M.A. Calisai)
  • Istituto Comprensivo n. 2 Porto Torres              15

Lo scrivente ha eseguito il mandato che il Collegio dei Docenti, con delibera n.  6/16  del  03.10.2013 di approvazione della rete e di partecipazione alle attività, realizzando, assieme alle  altre dirigenti ,nonché alle docenti referenti delle altre scuole, tutta la fase preliminare ( progettazione, riunioni con i tutors di rete del MIUR, individuazione formatori e relativo incontro, assemblea con i docenti a cui s’aggiungerà il prossimo incontro di programmazione con i sunnominati tutors).

La formazione dei docenti, tenuta da formatori e pedagogisti ANPE della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Cagliari, partirà immediatamente con la prima fase  teorica e di riflessione condivisa, denominata Io persona (insegnante e alunno) nel gruppo/comunitàche approfondirà i seguenti temi: le 8 competenze-chiave europee, la didattica per competenze, il modulo o le unità d’apprendimento, elementi chiave della valutazione per competenze, strumenti di lavoro e di osservazione. Questa fase si realizzerà in n. 4 incontri di 3 ore ( dalle 17:00 alle 20:00 a  Sassari), rispettivamente il 24 e 31 gennaio e il 21 ed il 28 febbraio.

Quindi partirà la seconda fase, denominata “ Dalla riflessione al fare educativo”. Essa sarà basata su  tre ( 3 ) interventi di tutoring, di due (2) ore ciascuno intervallati dall’applicazione con gli alunni e le alunne, nelle classi/sezioni, da tenersi tra marzo e aprile ( date da definire). Sarà  improntata su:

  • lavori di gruppo interdisciplinari e costruzione delle mappe di curricolo verticale in base all’idea di scuola definita negli incontri precedenti;
  • individuazione dei contenuti essenziali da monitorare e da valutare in riferimento ai risultati attesi circa i traguardi e gli obiettivi di apprendimento definiti nelle Indicazioni, potrebbero essere tradotti in una programmazione d’istituto nella quale gli insegnanti (per ogni disciplina/campo di esperienza in relazione agli obiettivi richiesti);
  • costruzione degli strumenti valutativi in verticale a livello disciplinare e per campo di esperienza.

Quindi ad aprile –maggio sarà la volta dell’ applicazione della proposta con gli alunni e alunne nelle classi/sezioni.

A maggio ci sarà la valutazione e autovalutazione dell’esperienza.

A giugno, infine, è prevista la diffusione dell’esperienza con la restituzione documentata del lavoro e discussione argomentata di quanto esperito con il coinvolgimento attivo di tutte le parti: insegnanti, alunni, dirigenti, pedagogisti formatori Anpe. Quindi sarà la volta della pubblicizzazione con la presentazione dei risultati attraverso una conferenza di servizio ( convegno), pubblicazione dei dati e risultati sui siti delle scuole e su quello del MIUR.

Un percorso indubbiamente molto articolato e tutto incentrato sul processo piuttosto che sul prodotto, basato su un piccolo frammento del curricolo ( sulla competenza e non sui contenuti), da analizzare e sviluppare con  metodologie e modalità di valutazione adeguate. L’unico sforzo aggiuntivo richiesto è la formazione perché l’attuazione delle Indicazioni è, già da ora, doverosa per tutti.

Come ampiamente illustrato in sede di collegio, in precedenti note e nei vari incontri individuali tenuti con le SS.VV. nell’intendimento ( evidentemente non corrisposto) di formare  un consistente gruppo di  lavoro da presentare all’assemblea, lo scopo dell’intervento formativo su cui il MIUR, pur in tempi di crisi, ha fatto un indiscutibile investimento, è quello di sperimentare in rete un adempimento che, per legge, è obbligatorio per tutti i docenti dopo un iter decennale di progressivi adattamenti. Questo  nella considerazione del fatto che la materia ( la progettazione e valutazione per competenze) appare complessa, difficile e richiede studio e applicazione oltre che confronto e lavoro collaborativo. La difficoltà è generalizzata anche perché è indiscutibile che il MIUR chiederà, a partire dal prossimo anno, l’applicazione tassativa e rigorosa ( certo non nominale ed autoreferenziale) delle Indicazioni Nazionali, monitorandola e misurandola attraverso gli strumenti di comunicazione on line già in vigore.

Si ribadisce, pertanto, che lo studio, la formazione e/o autoformazione, nonché la progettazione e realizzazione delle attività didattiche secondo le metodologie nonché  le modalità valutative previste dalle Indicazioni  non è un lavoro in più rispetto all’ordinario ma, tout court, è il lavoro, l’unico  che le SS.VV. devono e dovranno  fare e che comprenderà e condizionerà tutto il resto.  Se, infatti, dovesse accadere che il Fondo dell’Istituzione Scolastica (FIS) venisse ulteriormente tagliato e bastasse appena a finanziare qualche funzione di sistema e ci trovassimo nella malaugurata situazione di non poter avviare alcun progetto di miglioramento dell’offerta  formativa (MOF), concentrando tutto il proprio sforzo sull’applicazione rigorosa del dettato normativo delle Indicazioni, lavorando in rete all’interno e con le altre scuole, disseminando le buone pratiche, imparando ad apprendere dal proprio ed altrui fare, realizzando  davvero la comunità formativa che è inscritta negli obblighi di funzionei docenti determinerebbero, in ogni caso, una netta e positiva evoluzione dell’offerta formativa della scuola, realizzando l’inclusione BES ed indirizzandola verso un livello finalmente adeguato ed europeo. Oggi è il punto prioritario  all’ordine del giorno nella scuola, ci coinvolge tutti e non ha nulla di opzionale.

Questo è quanto lo scrivente si sente di affermare nella piena consapevolezza della notevole importanza che questo processo formativo riveste; consapevolezza, a quanto pare, però, condivisa ampiamente dalle docenti ed i docenti delle altre scuole ma, visti i numeri  ( anche faticosamente raggiunti), non della nostra.

In ogni caso, pur a fronte dell’aumento  esponenziale delle responsabilità amministrativa dirigenziale, allo scopo di maturare strumenti conoscitivi, organizzativi e valutativi, assieme alle sue  colleghe, lo scrivente parteciperà alle attività formative con le docenti. Lo si ritiene doveroso anche per poter dare, nell’immediato futuro, adeguato supporto al gruppo interno che, a partire dall’ a.s. 2014-15, dovrà assolvere al compito di tutoring  per tutti gli altri colleghi.  Anche questo con modalità organizzative da costruire con tutti perché, in ogni caso, a prescindere dalla partecipazione o meno alla formazione in avvio, tutti dovranno obbligatoriamente modificare il proprio stile di lavoro. Pertanto, più ampio sarà il gruppo formato, più facile e condiviso sarà il lavoro.

Purtroppo la nostra scuola, visti i numeri di partecipazione, ha già perso questa  possibilità ma chi scrive ha, comunque inserito nel gruppo in formazione 6 docenti; resterebbero, pertanto, altri due posti, da individuare, possibilmente tra la primaria e la secondaria.

Il Dirigente Scolastico
Vittorio Sanna

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