Ultima modifica: 28 Settembre 2015
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Prot. n. 4956/A39

Atto di indirizzo per le attività della scuola ai sensi del comma 14.4 art. 1 Legge 107 del 2015 triennio 2015-18

intesta

ISTITUTO COMPRENSIVO  N.1 –  PORTO TORRES
SCUOLA DELL’INFANZIA – SCUOLA PRIMARIA – SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO

Tel. 079/501283 – Fax 079/501001
e-mail: ssic841007@istruzione.it  PEC: ssic841007@pec.istruzione.it

 

Prot. n. 4956/A39  24/09/ 2015

A tutti i docenti in servizio nella scuola
Alle famiglie
Al personale ATA
Al DSGA

                                                                                                                                                Al Consiglio di Istituto
Alla Consulta dei genitori

LORO SEDI

Oggetto: Atto  di indirizzo per le attività della scuola ai sensi del comma 14.4 art. 1  Legge 107 del 2015 triennio 2015-18

IL DIRIGENTE SCOLASTICO,
in conformità al D.Lgs. N. 165 del 2001, così come modificato dal D.Lgs.N. 150 del 2009 e ai sensi del comma 14.4, art.1, della Legge N. 107 del 2015 nel quale è previsto che il Dirigente Scolastico  emani le linee di indirizzo  e viene elaborato dal collegio docenti.
VISTA la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza
VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica
VISTA la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999- Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione;
VISTO l’art.25 del  Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al dirigente scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, per assicurare la qualità dei processi formativi, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica e per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni;
CONSIDERATO CHE  le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica, che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del piano dell’offerta formativa triennale;
CONSIDERATO CHE le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, prevedono, che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19.
TENUTO CONTO delle proposte e delle iniziative promosse dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio;
TENUTO CONTO delle esigenze e della programmazione delle iniziative educative e culturali presentate dagli Enti Locali e dal Servizio socio-sanitari del territorio
TENUTO CONTO delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie, dalla Consulta dei genitori, dal Consiglio di istituto, dal Collegio docenti sia in occasione degli incontri informali e formali ( incontri scuola famiglia, riunioni organi collegiali …), sia attraverso gli esiti della   valutazione annuale attraverso i questionari, della qualità percepita promossa dalla scuola;
TENUTO CONTO degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di AutoValutazione (RAV)  relativamente alla costruzione di un curricolo verticale  per promuovere esperienze didattiche orientative attraverso un percorso di Orientamento finalizzato alla costruzione di un sistema coerente tra i vari gradi scolastici in continuità verticale, secondo quanto previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo 2012,dal Piano Nazionale Orientamento C.M. Circ. n. 29 del 12/04/2012 e dalla nota MIUR  19/02/2014 ” Trasmissione delle Linee guida per l’orientamento permanente”- Didattica orientativa / orientante;
TENUTO CONTO delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto in Collegio docenti, Consiglio di istituto,  consigli di intersezione, interclasse di classe, dipartimenti disciplinari fin dall’inizio dell’anno; delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali;
TENUTO CONTO degli esiti progressivamente sempre più positivi ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che pongono al centro dei processi l’alunno attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di problem solving di apprendimento strategico e meta-cognitivo  e l’educazione razionale-emotiva;
VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare;
CONSIDERATE le iniziative promosse negli anni per l’innovazione metodologico – didattica e per il miglioramento della qualità dei processi di insegnamento e di apprendimento, sulla didattica metacognitiva, sulla didattica musicale, sportiva, allestimento di laboratori di arte, di musica  e delle sollecitazioni continue offerte in situazioni collegiali formali (team, consigli di classe e collegio dei docenti e nelle sue articolazioni disciplinari),
ATTESO CHE l’intera comunità professionale docente è coinvolta nei processi di riforma che stanno interessando la scuola e nella contestualizzazione didattica delle ultime Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, che orientano verso l’innovazione delle pratiche didattiche attraverso la valorizzazione di:

  • metodologie didattiche innovative (operatività concreta e cognitiva), individualizzate (semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti per garantire i traguardi essenziali  irrinunciabili) e personalizzate (momenti laboratoriali diversificati che valorizzino stili di apprendimento e  modalità  cognitive individuali) metodologia CLIL;
  • modalità di apprendimento per problem solving, ricerca, esplorazione e scoperta;
  • situazioni di apprendimento collaborativo (aiuto reciproco, apprendimento cooperativo e fra pari) e approcci meta cognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio.

EMANA LE  SEGUENTI LINEE DI INDIRIZZO

 Al Collegio dei docenti  che rappresentano  linee di fondo e gli orientamenti attuativi in ordine al Piano Triennale dell’Offerta Formativa, tale atto di indirizzo è il frutto del continuo percorso di riflessione e confronto intrapreso negli anni scorsi e fin  dall’inizio dell’anno con il Collegio Docenti, il Consiglio di Istituto e l’assemblea del Personale ATA.

Appare fondamentale, quindi, organizzare la scuola in alleanza ed  interazione funzionale con la famiglia e l’extra-scuola,  promuovere attività organizzate e manifestazioni in collaborazione con Enti, Associazioni, soggetti esterni esperti del mondo della cultura e  dare ampia rappresentanza nelle iniziative locali, regionali, nazionali.

Il presente Atto costituisce l’indirizzo relativo al P.O.F. TRIENNALE 2015/2018 che configura un modello di scuola unitario nell’ispirazione pedagogica, nella scelta curricolare/progettuale, nel sistema di verifica e valutazione, con la scelta del percorso di apprendimento attraverso il curricolo per competenze.

Le indicazioni  che espliciterò hanno origine:

dalla elaborazione del Rapporto di autovalutazione (RAV) da dove sono emersi punti forti ma anche punti deboli/criticità che vanno assunti in un Piano di miglioramento che coinvolga tutti gli attori del sistema scuola: alunni, docenti, genitori, portatori di interesse.

Il Dirigente Scolastico  indica  con il presente Atto d’Indirizzo gli obiettivi strategici da perseguire per il triennio 2015-2018 e che saranno assunti quali indicatori per il potenziamento dell’Offerta Formativa e l’organico dell’autonomia: 

  1. Rendere il curricolo per competenze uno strumento di lavoro generalizzato per tutti i docenti, elaborare prove comuni per classi parallele, in itinere e finali e criteri di valutazione comuni per tutte le discipline;
  2. operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;
  3. Potenziare la didattica per competenze ;
  4. Ridurre la percentuale dei non ammessi per non validità dell’anno scolastico (superamento del limite max di assenze consentite dalla normativa vigente);
  5. Abbattere il tasso di abbandoni ed insuccessi e combattere la dispersione;
  6. Ridurre l’insuccesso degli studenti stranieri e potenziare le azioni di inclusività per tutti gli alunni/e con problemi di apprendimento;
  7. adozione delle iniziative per il sostegno di alunni diversamente abili e degli alunni stranieri;
  8. adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009,  Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014); o studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.);
  9. Adozione di iniziative per gli alunni con “Disturbo da Deficit di Attenzione/ Iperattività, ADHD, finalizzate a migliorare agevolare il percorso scolastico degli alunni.
  10. Prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme discriminazioni e bullismo, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti, i docenti e i genitori sulle tematiche;
  11. Sostenere i processi di miglioramento attraverso il monitoraggio e l’osservazione dei processi;
  12. Potenziare i livelli di sicurezza e prevenzione degli infortuni;
  13. Interiorizzare finalità, norme e procedure relative alla sicurezza degli ambienti ed alla salute dei lavoratori e degli studenti, in un’ottica educativa di diritti/doveri di cittadinanza;
  14. Migliorare il piano delle performance amministrative e gestionali e rendere più efficienti i servizi resi;
  15. Migliorare l’azione amministrativa e didattica nell’ottica dello sviluppo delle nuove tecnologie, pubblicazione sul sito istituzionale e della dematerializzazione;
  16. Predisporre il piano e delle attività formative rivolte al personale docente, amministrativo e ausiliario;
  17. valorizzare le discipline di indirizzo linguistico, con particolare riguardo all’italiano nonché alle altre lingue dell’Unione europea mediante l’utilizzo della metodologia CLIL :Content language integrated learning;
  18. Valorizzare l’utilizzo veicolare della lingua sarda in orario curricolare o extracurricolare nelle scuole di ogni ordine e grado;
  19. Recupero e potenziamento delle competenze linguistiche e  logico-matematiche;
  20. Trasmettere lo studio e la pratica della musica del canto e dell’arte ( nella scuola primaria e secondaria);
  21. Sviluppare l’educazione motoria per gruppi di alunni, gruppi di livello, classi aperte ;
  22. Costituzione di reti tra istituzioni scolastiche, «accordi di rete», del medesimo ambito territoriale provinciale, finalizzate alla gestione comune di funzioni, attività, progetti o di iniziative didattiche, educative;

Le Funzioni Strumentali deliberate dal Collegio Docenti, i Collaboratori individuati dal Dirigente Scolastico, i referenti di plesso, i Coordinatori di Classe, i Responsabili di Laboratorio costituiranno il raccordo tra l’ambito gestionale e l’ambito didattico, al fine di garantire attuazione a quanto deliberato dagli organi collegiali.

Scelte progettuali per il miglioramento dell’Offerta  Formativa.

  • Promuovere la prevenzione del disagio giovanile sulle tematiche educative adolescenziali, attraverso interventi formativi sull’educazione razionale emotiva ai docenti e ai genitori;
  • Promuovere interventi per la prevenzione del bullismo e della violenza di genere;
  • Attivare sportelli di ascolto e counseling-psico attraverso la valorizzazione delle competenze professionali interne ed esperti esterni;
  • Promuovere laboratori di animazione teatrale, ceramica, pittura, musica e musicoterapia;
  • Promuovere laboratori di educazione ambientale e di educazione alla salute.
  • Attivare protocolli di intesa, accordi di rete  e collaborazioni con Enti, Associazioni culturali presenti sul territorio ( Parco Nazionale dell’Asinara, Asso vela, Lega navale, Museo del porto, Museo archeologico,  Centri di Equitazione, Progetto piscina per la realizzazione di progetti coerenti con il presente atto di indirizzo.

Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:

  • Gli indirizzi del Dirigente Scolastico;
  • Il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, per il potenziamento dell’offerta formativa, in riferimento alle 6 linee di intervento (comma 2);
  • Il fabbisogno di ATA (comma 3);
  • Il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali;
  • Il piano di miglioramento (riferito al RAV) – la rendicontazione sociale.

Per quanto riguarda  i Servizi Generali e Amministrativi, il dirigente scolastico, ai sensi dell’art. 25 comma 5 del D. Lgs. N. 165/2001, fornisce al D.S.G.A.,  le direttive di massima che costituiscono linee di guida e di orientamento preventivo sullo svolgimento della sua diretta attività e del restante personale A.T.A. .

Il Collegio docenti,  le funzioni strumentali, la commissione incaricata di predisporre il POFT,  si impegnerà a una attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da favorire la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni.

Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti  e   e dello zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente collaborazione dimostrata.

Il Dirigente Scolastico
Dott.ssa Annarita Pintadu

      La firma autografa è omessa ai sensi dell’art. 3, c.2, D.Lgs. 39/1993

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