Ultima modifica: 23 Febbraio 2018
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Regolamento cyberbullismo

Questo regolamento è da intendersi come parte integrante del Regolamento di Istituto

(approvato nella seduta del Consiglio di Istituto del 19 gennaio 2018)

PREMESSA

 Nella Gazzetta del 3 giugno scorso è stata pubblicata la Legge 29 maggio 2017 n. 71 recante “Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo” in vigore dal 18.06.2017. L’obiettivo della legge n. 71 intende contrastare il fenomeno del cyberbullismo in tutte le sue manifestazioni, con azioni a carattere preventivo e con una strategia di attenzione, tutela ed educazione nei confronti dei minori coinvolti, sia nella posizione di vittime sia in quella di responsabili di illeciti.La diffusione delle tecnologie ha determinato, inoltre, accanto al bullismo “in presenza”, il fenomeno del cyber-bullismo, forma di bullismo che viene esercitata attraverso i mezzi elettronici come e-mail, twitterfacebook e l’uso di telefoni cellulari. La legge  definisce Il cyber-bullismo in questo modo: “qualunque forma di pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati personali in danno di minorenni, realizzata per via telematica, nonché la diffusione di contenuti on-line aventi ad oggetto anche uno o più componenti della famiglia del minore il cui scopo intenzionale e predominante sia quello di isolare un minore o un gruppo di minori ponendo in atto un serio abuso, un attacco dannoso, o la loro messa in ridicolo”. Si tratta di forme di aggressione e molestie, spesso accompagnate dall’anonimato e dal fatto che la distanza del persecutore rispetto alla vittima rende più difficile la percezione della sua sofferenza. Il mondo digitale e virtuale, infatti, pur rappresentando un’enorme opportunità di sviluppo e crescita culturale e sociale, nasconde una serie di insidie e pericoli  che mettono a rischio il senso della legalità.

Compiti del  Dirigente Scolastico:

  • individua attraverso il Collegio dei Docenti un referente del bullismo e cyberbullismo;
  • coinvolge, nella prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, tutte le componenti della comunità scolastica, particolarmente quelle che operano nell’area dell’informatica, partendo dall’utilizzo sicuro di Internet a scuola;
  • prevede all’interno del PTOF corsi di aggiornamenti e formazione in materia di prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo, rivolti al personale docente ed ATA;
  • promuove sistematicamente azioni di sensibilizzazione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo nel territorio in rete con enti, associazioni, istituzioni locali ed altre scuole, coinvolgendo alunni, docenti, genitori ed esperti;
  • favorisce la discussione all’interno della scuola, attraverso i vari organi collegiali, creando i presupposti di regole condivise di comportamento per il contrasto e prevenzione dei fenomeni del bullismo e cyberbullismo;
  • prevede azioni culturali ed educative rivolte agli studenti, per acquisire le competenze necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole

Compiti del referente del Bullismo e cyberbullismo:

  • promuove la conoscenza e la consapevolezza del bullismo e del cyber-bullismo attraverso progetti d’istituto che coinvolgano genitori, studenti e tutto il personale;
  • coordina le attività di prevenzione ed informazione sulle sanzioni previste e sulle responsabilità di natura civile e penale, anche con eventuale affiancamento di genitori e studenti;
  • si rivolge a partner esterni alla scuola, quali servizi sociali e sanitari, aziende del privato sociale, forze di polizia,… per realizzare un progetto di prevenzione;
  • cura rapporti di rete fra scuole per eventuali convegni/seminari/corsi e per la giornata mondiale sulla Sicurezza in Internet la “Safer Internet Day”.

Compiti del Collegio docenti:

  • promuove scelte didattiche, educative e formative , anche in collaborazione con altre scuole in rete, per la prevenzione del fenomeno.

Compiti del Consiglio di classe:

  • pianifica attività didattiche e/o integrative finalizzate al coinvolgimento attivo e collaborativo degli studenti e all’approfondimento di tematiche che favoriscano la riflessione e la presa di coscienza della necessità dei valori di convivenza civile;
  • favorisce un clima collaborativo all’interno della classe e nelle relazioni con le famiglie propone progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza attiva.
  • valorizza nell’attività didattica modalità di lavoro di tipo cooperativo e spazi di riflessioni adeguati al livello di età degli alunni

Tutti i docenti  promuoveranno  azioni congruenti con l’utenza del proprio ordine di scuola, tenuto conto che l’istruzione ha un ruolo fondamentale sia nell’acquisizione e rispetto delle norme relative alla convivenza civile, sia nella trasmissione dei valori legati ad un uso responsabile di internet.

I genitori :

  • partecipano attivamente alle azioni di formazione/informazione, organizzate dalle scuole, sui comportamenti sintomatici del bullismo e del cyberbullismo;
  • sono attenti ai comportamenti dei propri figli;
  • vigilano sull’uso delle tecnologie da parte dei ragazzi, con particolare attenzione ai tempi, alle modalità, agli atteggiamenti conseguenti (i genitori dovrebbero allertarsi se uno studente, dopo l’uso di internet o del proprio telefonino, mostra stati depressivi, ansiosi o paura);
  • conoscono le azioni messe in campo dalla scuola e collaborano secondo le modalità previste dal Patto di corresponsabilità;
  • conoscono il codice di comportamento dello studente;
  • conoscono le sanzioni previste da regolamento d’istituto nei casi di bullismo, cyber bullismo e navigazione on-line a rischio

Gli alunni:

  • sono coinvolti nella progettazione e nella realizzazione delle iniziative scolastiche, al fine di favorire un miglioramento del clima relazionale; in particolare, dopo opportuna formazione, possono operare come tutor per altri studenti;
  • imparano le regole basilari, per rispettare gli altri, quando sono connessi alla rete, facendo attenzione alle comunicazioni (email, sms, mms) che inviano.
  • non è loro consentito, durante le attività didattiche o comunque all’interno della scuola, acquisire – mediante telefonini cellulari o altri dispositivi elettronici – immagini, filmati o registrazioni vocali, se non per finalità didattiche, previo consenso del docente. La divulgazione del materiale acquisito all’interno dell’istituto è utilizzabile solo per fini esclusivamente personali di studio o documentazione, e comunque nel rispetto del diritto alla riservatezza di tutti;
  • durante le lezioni o le attività didattiche in genere non possono usare cellulari, giochi elettronici e riproduttori di musica, se non per finalità didattiche, previo consenso del docente.

Mancanze disciplinari

 Le tipologie persecutorie qualificate come Bullismo:

  • la violenza fisica, psicologica o l’intimidazione del gruppo,specie se reiterata;
  • l’intenzione di nuocere;
  • l’isolamento della vittima.

Le tipologie qualificate come  Cyberbullismo:

  • Flaming: Litigi on line nei quali si fa uso di un linguaggio violento e volgare.
  • Harassment: molestie attuate attraverso l’invio ripetuto di linguaggi offensivi.
  • Cyberstalking: invio ripetuto di messaggi che includono esplicite minacce fisiche, al punto che la vittima arriva a temere per la propria incolumità.
  • Denigrazione: pubblicazione all’interno di comunità virtuali , quali newsgroup, blog,forum di discussione, messaggistica immediata, siti internet,… di pettegolezzi e commenti crudeli, calunniosi e denigratori.
  • Outing estorto: registrazione delle confidenze – raccolte all’interno di un ambiente privato- creando un clima di fiducia e poi inserite integralmente in un blog pubblico.
  • Impersonificazione: insinuazione all’interno dell’account di un’altra persona con l’obiettivo di inviare dal medesimo messaggi ingiuriosi che screditino la vittima.
  • Esclusione: estromissione intenzionale dall’attività on line.
  • Sexting: invio di messaggi via smartphone ed Internet, corredati da immagini a sfondo sessuale.

Sanzioni disciplinari

L’Istituto comprensivo n. 1 di Porto Torres considera, come infrazione grave, i comportamenti, accertati, che si configurano come forme di bullismo e cyberbullismo e li sanziona sulla base di quanto previsto nel regolamento d’Istituto. Gli episodi di bullismo e cyberbullismo saranno sanzionati, privilegiando sanzioni disciplinari di tipo educativo e non punitivo, convertibili in attività a favore della comunità scolastica.

Patto di corresponsabilità

 Il Patto di corresponsabilità è integrato come da allegato al presente regolamento.

Riferimenti normativi  sul bullismo ecyberbullismo:

  • artt. 3- 33- 34 della Costituzione Italiana;
  • Direttiva MIUR n.16 del 5 febbraio 2007 recante “Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo”;
  • direttiva MPI n. 30 del 15 marzo 2007 recante “Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di ‘telefoni cellulari’ e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti”;
  • direttiva MPI n. 104 del 30 novembre 2007 recante “Linee di indirizzo e chiarimenti interpretativi ed applicativi in ordine alla normativa vigente posta a tutela della privacy con particolare riferimento all’utilizzo di telefoni cellulari o di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche allo scopo di acquisire e/o divulgare immagini, filmati o registrazioni vocali”;
  • direttiva MIUR n.1455/06;
  • D.P.R. 249/98 e 235/2007 recante “Statuto delle studentesse e degli studenti”;
  • dalle linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto al bullismo e al cyberbullismo, MIUR aprile 2015;
  • artt. 581-582-594-595-610-612-635 del Codice Penale;
  • artt. 2043-2047-2048 Codice Civile.
  • Legge n.71/2017

Procedura nei casi  si verificano fenomeni di bullismo o cyberbullismo.

Azioni:

  • informazione del Consiglio di classe da parte di chi è venuto a conoscenza dell’episodio.
  • Coinvolgimento del Dirigente scolastico, genitori, alunni interessati,referenti sul bullismo o cyberbullismo e dei docenti che si occupano dello sportello di ascolto.
  • Convocazione Consiglio straordinario.

 

INTERVENTI EDUCATIVI                                                                          INTERVENTI DISCIPLINARI SOGGETI COINVOLTI

Incontri con gli alunni coinvolti. Interventi /discussione in classe. Informare e coinvolgere genitori. Responsabilizzare gli alunni coinvolti. Stabilire regole di comportamento /di classe.

Sportello di ascolto.

Lettera disciplinare, lettera di scuse da parte del bullo, scuse in un incontro con la vittima. Informazione dei genitori sull’episodio e coinvolgimento degli alunni in attività a favore della comunità scolastica.  

Tutti i docenti del Consiglio di classe.

Dirigente scolastico

 Alunni.

 Genitori.

Docenti referenti Sportello di ascolto

Monitoraggio  e controllo periodico sulle dinamiche della classe.

Valutazione e verifica sulle dinamiche della  classe da parte  del Dirigente scolastico, docenti

Ascolto attivo

Sportello di ascolto

   Valutazione SOGGETTI COINVOLTI
Se il problema è risolto vigilare sulle dinamiche della classe Tutti i docenti del Consiglio di classe.

Genitori.

 

Si allega al presente regolamento le iniziative sviluppate dalla nostra Istituzione scolastica.

PIANO PLURIENNALE  D’INTERVENTO  NELLA PREVENZIONE AL BULLISMO E AL CYBERBULLISMO .

La prevenzione dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo costituisce una  delle linee prioritarie d’intervento  nell’ambito delle   attività  del Piano di Formazione di Istituto e  del POF. L’azione di sensibilizzazione e di prevenzione si realizza attraverso interventi formativi e informativi rivolti agli studenti, ai loro genitori e agli insegnanti. Tali percorsi sono  finalizzati alla promozione di  una sempre maggiore e più diffusa capacità educativa socio-affettiva, di prevenzione del disagio psicologico e di attivazione di reti di sostegno, che possa tradursi in aumentata sensibilità rispetto al fenomeno e in una migliore capacità di osservazione e discriminazione di situazioni di prevaricazione e prepotenza.

AZIONI DI SISTEMA  ATTUATE 

1. Piano di sensibilizzazione MIUR – Ministero Interni

Nell’ambito del protocollo di intesa MIUR e dipartimento della Pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, gli esperti della Polizia Postale di Sassari hanno incontrato gli studenti e i docenti della nostra scuola al fine di sensibilizzare l’utenza all’uso corretto, consapevole e responsabile dei social network.

2. Progetto in rete Scuola 10+.

Il progetto ha previsto due differenti momenti, uno di formazione e uno più operativo a carattere laboratoriale, per docenti, genitori e alunni.

Corso di formazione per docenti e genitori che ha perseguito i seguenti obiettivi:

  • Favorire l’acquisizione di conoscenze specifiche rispetto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo, alle dinamiche sottese e ai diversi ruoli ricoperti dai ragazzi;
  • Sviluppare competenze utili volte al riconoscimento precoce dei segnali d’allarme individuabili nelle condotte, negli atteggiamenti e nei vissuti emotivi sperimentati dai ragazzi al fine di comprendere la differenza tra episodi legati al gioco e allo scherzo e veri e propri atti di prevaricazione;
  • Fornire ai docenti metodologie didattiche attive e di gruppo orientate alla prevenzione del fenomeno ;
  • Fornire ai genitori strategie di intervento al fine di attuare un’educazione basata sul rispetto di sé e degli altri e su un uso sano e consapevole della tecnologia, così da prevenire tali forme di violenza. Illustrare i pericolosi effetti e le conseguenze a breve e a lungo termine che possono interessare le vittime, i bulli e tutte le persone coinvolte.
  • Laboratori  rivolti agli studenti , coordinati da psicologi con esperienza sui temi del bullismo e del cyberbullismo. L’obiettivo delle attività realizzate è  stato quello di stimolare negli alunni riflessioni sui propri comportamenti all’interno di relazioni via via in evoluzione e in situazioni emotive sempre più complesse,  in modo da stabilire relazioni di gruppo corrette e positive.
  • Sportello di consulenza psicologica, con la presenza di uno psicologo dell’associazione Antheas, quale spazio dedicato per offrire consulenza, ascolto  e prevenire situazioni  di disagio

3. Progetto “#Identità virtuale e cyberbullismo-metodologie per educare i giovani alla cittadinanza digitale

Le scuole coinvolte (20 in tutta la Sardegna, fra secondarie di 1° e 2° grado) sono state selezionate, come da indicazioni dell’USR Sardegna con nota prot. 3963 del 15.03.2017, sulla base dei dati estrapolati dalla rilevazione dei bisogni formativi espressi nell’ambito del Piano di formazione dei docenti 2016/17.

Obiettivi:

  • sostenere i docenti nella gestione efficace delle situazioni problematiche riducendo l’incidenza della violenza tra pari, del bullismo e del cyberbullismo;
  • educare i giovani a un uso consapevole e responsabile delle nuove tecnologie
  • sostenere i genitori nella conoscenza dei social network quale presupposto per una corretta interazione con i figli.

 Linee d’azione:

  • formazione dei docenti (4 docenti, uno dei quali referente per il cyberbullismo) – Tre incontri intensivi di 7 ore ciascuno per un totale di 21 ore); gli aspetti epistemologici e metodologici della gestione del fenomeno;
  • laboratori con gli studenti (Laboratorio identità virtuale (8 ore), laboratorio Safeteens web (4 ore) e il laboratorio Save your face (4 ore). Il percorso formativo dei laboratori ha contemplato la trattazione, sotto un profilo psicologico, pedagogico, sociale e giuridico, delle seguenti tematiche: 1) Senso del Sé Virtuale e Identità Virtuale: la concettualizzazione dell’identità virtuale; 2) Bullismo, Cyberbullismo, Navigazione online a rischio; 3) Analisi dei principali social network e dei pericoli che si possono correre online. Aspetti giuridici.

Nella fase formativa è stata utilizzata una metodologia interattiva: gli studenti sono stati sollecitati a discutere con il formatore, a mostrare volontariamente  i contenuti dei loro profili online (Instagram, Facebook, ThisCrushetc) e a costruire una Carta dei Diritti e dei Doveri virtuali.

  • seminario con genitori – #GENITORE DIGITALE per tutelare la vita virtuale di tuo figlio. I PROBLEMI: rischi e pericoli che i ragazzi devono gestire nel mondo virtuale. LE SOLUZIONI: le competenze virtuali e i nuovi strumenti educativi per i genitori.

Destinatari:

  • Docenti, studenti e genitori delle scuole secondarie di 1° e 2° grado

Conduzione corso formazione, laboratori e seminari:

  • Dottor Luca Pisano, (psicologo psicoterapeuta IFOS, esperto in giurisdizione minorile e consulente dell’Ufficio IV del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunità, Ministero della Giustizia);
  • Giampiero Branca – Sociologo IFOS

Libretto per i genitori

Libretto per gli studenti

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